lunedì 14 novembre 2011

Vivere di passioni.

Vivere di passioni,
immensi dolori,
tremende gelosie.
E la consapevolezza dei sensi di colpa
e della perdita della ragione.
Vivere di contrasti e concerti,
dove musica sacra e profana si uniscono a formare una melodia di morte e resurrezione.
Un requiem di anime perdute.
Vivere a tratti, di bianco e di nero,
dove il sudore di una notte brilla come neve al sole. E si scioglie sulla pelle consumata dal sesso e dall'odore di semi e ghirlande.
Vivere per non morire.
Morire per non vivere.
La differenza è così sottile, impercettibile, che a volte ci rende la testa confusa,
e il cuore in frantumi.

Alle tre del mattino ti ho stretto tra le mie braccia bianche, nel buio più totale.
Nella sfacciata indifferenza degli astri, che a stento ci guardavano.
Chi si ricorderà di questa notte?
Chi si incanterà al suo ricordo?
Morire di passione,
immense emozioni,
tremendi nubifragi di sperma e succo di limone.
Eri tu che mi confondevi, e laceravi la mia voglia di vivere.
La mia sete di te.

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