sabato 16 aprile 2011

11:17.

Fino alle 11:17... non partire.
Mi fai male... è un dolore che mi stordisce.
Fino alle 11:17... non lasciarmi.
Qualcun altro potrebbe riscrivere le stesse poesie... ordinare gli stessi piatti... guardare le stesse stelle.
Ed è sempre e solo una questione di tempo. E' sempre e solo un salto nel vuoto, ciò che resta di un pianeta esploso. Voglio essere il tuo Krypton, la tua ultima spiaggia.
Fino alle 11:17.

Puoi volare via tra i petali di un ciliegio, puoi dissolverti nel vuoto più oscuro e fatale, puoi anche assumere le sembianze di qualcun altro, ma non smetterò mai di essere la tua chitarra, il tuo pianoforte. Non smetterò mai di essere la tua voce. Le tue corde vocali.
Alle 11:17 strapperò il mio cuore per donartelo in sacrificio, e placherò così la tua ira. Per sussurrarti la mia fedeltà. La mia ipocrisia.
Le tue vene mi hanno legato a te, come fossero catene di carne e sangue. Come fossero acqua gelida in un mare di lava incandescente. Come fossero me stesso.

Riesci a sentirmi? Puoi riconoscere la mia voce tra milioni di pianti?
Puoi assaporare le mie lacrime, in un mare d'acqua dolce?
Arrendermi a te è stata la mia più grande follia. Assaporare il tuo corpo nudo, la mia più grande consolazione.
Farò colazione con la tua anima, pranzerò con la tua pelle e, alle 11:18, cenerò con il tuo ricordo.
In fondo, sarò solo più vecchio di un minuto.
O di un'eternità.

2 commenti:

Garofano ha detto...

Il finale è bellissimo <3

P. ha detto...

Grazie :) <3