mercoledì 27 aprile 2011

Sorridimi ancora.

Girasoli e tulipani e nuvole di pioggia.
Sento il loro profumo quando ti vedo sorridere, sento il loro profumo quando ti vedo.
Continua a sorridere per me, continua a farmi sentire come se mi trovassi in una Jazz House degli anni quaranta a Boston, o a Manhattan, perchè no?
Sorridimi ancora, senza esitazione, continua a farmi sentire il profumo dei fiori e il chiasso delle balere, continua a farmi sentire il rumore del mare di sera, la sabbia che scricchiola sotto i piedi nudi.
Continua a parlarmi di te e della vita che sognavi, continua a farmi volare in alto, fino a bruciarmi, fino a lacerarmi l'anima.

Accarezzami ancora, continua a farmi sentire dentro di te, sotto la tua pelle, tra i tuoi organi, tra le tue ossa.
Ancora un giorno, ancora una notte con te, e poi ancora e ancora, fino a consumarmi, fino a morire.
Continua ad avermi e a volermi avere. Continua a desiderarmi e a terrorizzarmi ogni volta che te ne vai.

Continua a donarmi l'universo intero, ogni volta che ti chiedo un bacio.

Fammi sentire ancora ogni tua distrazione, ogni tua debolezza.
Portami i tuoi difetti, così che io possa assaggiarli e custodirli con cura. Così che io possa farne il mio tesoro.
Portami i tuoi silenzi, così che io possa trasformarli in respiri. Portami i tuoi silenzi, che per me sono melodia.
Donami i tuoi occhi, così che io possa vedere nella notte.
Donami i tuoi sogni, così che io possa stringerli forte a me e farli diventare anche miei.

Sorridimi ancora, come in quella notte eterna, quando mi hai ucciso e resuscitato.
Sorridimi ancora, come l'ultimo giorno di primavera, quando mi hai baciato tra la folla, prima dell'addio più triste del mondo.
Prima dell'addio più triste.

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