mercoledì 13 aprile 2011

New Orleans.

Sai, ho sognato che ti sognavo, la scorsa notte.
Ho pensato di pensarti... ho persino creduto di crederti, a volte.
Ma questa maledetta agonia non passa mai, mi lascia qui, sospeso tra la vita e la morte, a domandarmi perchè esisto. A domandarmi perchè vivo.

E poi, passi un'altra notte insonne, tra i locali di New Orleans, circondato da vecchi ubriaconi e bambole di plastica, a chiederti dove diavolo siano finite le tue sigarette... forse te le sei fumate tutte, o forse le ha fumate via il vento.
Avrei dovuto baciarti... maledizione, avrei davvero dovuto baciarti!
Eri fatto di carta, di pezzi di seta stropicciata. Eri un aquilone tra le stelle, eri un punto esclamativo tra milioni di virgole.
Eri i Beatles e i Rolling Stones messi insieme.

Tutto ciò che mi resta di te, sono le tue mani, che sento ancora sotto la mia pelle, sotto i miei capricci.
Sotto i miei sbagli.
Eri una miriade di esplosioni, che attimo dopo attimo mi riempivano il cielo dentro e fuori di me.
Tempo fa qualcuno mi disse che tutti gli esseri umani sono dei piccoli miracoli. Ma io penso che il vero, unico, grande miracolo sia solo tu. Il mio maledetto, personale miracolo.
Tutto crolla... prima o poi.
Sei bellissimo...

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